Da: Cristina Cantoni, mamma di Lucrezia, 5 anni Vi chiedo un aiuto per raccogliere le testimonianze di mamme e di papà sul vostro rapporto con la lettura ai vostri bambini, e soprattutto ai vostri bambini con sdd. Serviranno per una bella iniziativa del sito www.conosciamocimeglio.it volta
ad incentivare la lettura precoce ai bambini con sdd. Questo è per esempio quello che stava succedendo a noi, se Lucrezia non ci avesse aperto gli occhi! Da piccolissima, infatti, su indicazione della fisioterapista, le facevamo fare soprattutto giochi per stimolarla al movimento. Poi le avevamo comprato alcuni librini morbidi per bimbi piccolissimi, che
lei mordicchiava senza convinzione. Poco dopo l'anno di vita, mentre eravamo in vacanza al mare, Lucrezia prese una palla con i disegni di Winnie & Co, mi indicò il maialino, e iniziò a mimare un balletto, che era inconfondibilmente il balletto del suo peluche-maialino a pile (che non vedeva da un mese perché era rimasto a casa!). Rimasi sconvolta, perché era la prima manifestazione di comprensione "profonda" di un'immagine, e soprattutto non era la "banale" comunicazione di un bisogno (come pappa, acqua,...), bensì la voglia di condividere con me un ricordo che quell'immagine le aveva suscitato. Quell'evento mi ha stimolata ad iniziare, per gradi, a leggere INSIEME a Lucrezia. Ho iniziato a ritagliare immagini dai giornali, ad affiancarle per tema (la pappa, la nanna, gli animali, il mare...) o in modo divertente. A questo abbinavamo la lettura di librini con immagini ben comprensibili, che Lucrezia divorava con piacere e immagazzinava. Spesso, infatti, per tenerle viva l'attenzione (ma in realtà per sentirmi rassicurata della sua comprensione!), le facevo domandine a cui lei poteva rispondere indicando con il dito. Non mi deludeva praticamente mai! Così potevo essere sempre sicura che mi seguiva, e riuscivo ad aggiungere
gradatamente qualche "complicazione", tanto per non annoiarsi. Da quasi un annetto vede con soddisfazione una videocassetta di cartoni animati
al giorno (le prime volte insieme a noi che gliele spieghiamo un po'),
ma quello che mi piace è che l'interesse con cui la guarda le
stimola sempre nuove domande (ha imparato da poco a fare domande, e si sta
rifacendo del tempo perso!). Sono certa che questo "lavoro", iniziato in tenera età (ma poteva iniziare anche prima, fosse stato per lei!), le sia servito moltissimo a comprendere meglio la realtà che la circonda, in quanto le ha consentito di sviluppare una comprensione linguistica e sintattica adeguata, secondo i test cognitivi, all'età anagrafica. Soprattutto, però, ci ha permesso di godere di momenti bellissimi e
appassionati, che nessuno ci potrà mai portare via, a prescindere dall'ottica "produttivistica" con
la quale spesso si parte a fare una qualsivoglia attività con i bambini
Down! Come al solito, le testimonianze che riusciremo a raccogliere saranno utili per noi e per gli altri genitori (e, quel che più importa, per i bambini!). En passant, chi voglia farlo può inviare anche le testimonianze della nascita dei propri figli al sito www.conosciamocimeglio.it, dove saranno raccolte nella sezione "quando nasce un bambino down". Questo per moltiplicare i canali attraverso i quali le informazioni possono giungere ai neogenitori, che ovviamente non sono ancora esperti dei vari forum e siti sulla sdd. Cristina Cantoni torna alla homepage torna alla pagina introduttiva
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